La domus è una abitazione utilizzata nell'antica Roma; era di pianta rettangolare, solidamente costruita su un solo piano con mattoni o calcestruzzo; era senza finestre, se non piccole e rare, e poste sempre in alto, e senza balconi. Cio' significava che gli ambienti prendevano aria e luce dalle aperture del soffitto in corrispondenza dei due principali ambienti interni Atrium (atrio) e Peristylium (peristilio), anche per questo la domus invitava alla vita all'aperto. L'atrio rappresentava anche la principale fonte di illuminazione della casa che, resterebbe altrimenti buia. Le pareti erano colorate e ovunque vi erano riquadri con figure, spesso mitologiche. Accanto all'atrio era sempre presente il lararium dove si tenevano le statue dei Lari e dei Penati, protettori della casa e della famiglia, e dei Mani, per la venerazione delle anime dei trapassati.
Nella parte posteriore della casa, al cui centro vi era il peristilio, si svolgeva di solito la vita privata della famiglia, tutta raccolta intorno ad un giardino ben curato, che poteva anche essere circondato da un portico a colonne e ornato da statue, dove affacciavano le camere da letto padronali.Il soffitto era a cassettoni intarsiati o decorati con stucchi e il pavimento era ricoperto da mosaici. Le domus romane erano, spazio permettendo nelle citta', grandi e spaziose; erano fornite di bagni, di acqua corrente sia calda che fredda, vetri colorati e decorazioni con mosaici, affreschi variopinti e statue.
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